Tre righe per un letto
Questo il titolo dell’idea progettuale per il 2° Concorso «Il materiale legno» indetto nel 2002 da Riva1920 di Cantù.
Tre righe: prima di tutto ( \ ), la più importante, è una «backslash» e schematizza la testata inclinata.
La seconda è quella orizzontale (—–): tanti segni meno che schematizzano il piano su cui appoggia il materasso.
La terza, infine è: quella verticale ( | ); la linea che riporta per terra la struttura.
Il risultato, conseguentemente, si legge così: \—-I le linee che rappresentano esattamente il profilo laterale del letto in concorso.
Tecnicamente la struttura del letto, così come quella di tutti i complementi d’arredo proposti, è di legno massello. Lo spessore è volutamente sovradimensionato, per enfatizzare la portata del materiale, protagonista indiscusso di questo concorso come di tutta la produzione Riva1920.
Le due varianti proposte per i comodini sono ambedue indissolubili dal letto, come testimoniato dal taglio obliquo della parte posteriore che così si adatta perfettamente alla testata inclinata. La prima versione propone un piano d’appoggio che di fatto è una «miniatura» dello stesso letto; la seconda invece è un vero e proprio comodino accessoriato con un cassetto «appeso».
La struttura a ponte ritorna nella cassettiera ed evidenzia ancora di più la portanza del legno massello. Nelle 5 varianti proposte, rimane fedele alla filosofia e alle linee del progetto anche nella sua inconsueta variante aerea appesa al muro.